Acidosi, patologie e conseguenze

9 Settembre 2016Acqua e Salute, Amalia Pieveacidosi, Acqua, acqua alcalina, acqua ionizzata, Amalia Pieve, Centro Albatros, depurazione, infiammazioni, ossa, pH
Con l’avanzare dell’età risulta più facile andare incontro ad alcune delle patologie dell’acidosi. E’ quindi necessario stare molto attenti a mantenere una condizione di equilibrio per il nostro valore di pH citoplasmatico intracellulare che è di 7,4. Un’alterazione di questo valore altera il metabolismo in modo molto rischioso.
Possibili conseguenze dell’acidosi
Fra le conseguenze più frequenti possiamo indicare:
- minore capacità del corpo di assorbire minerali e altri nutrienti;
- riduzione delle capacità di riparare le cellule danneggiate e di disintossicarsi dai metalli pesanti;
- maggior affaticamento e minore resistenza alle malattie;
Patologie indotte dall’acidosi
Fra le possibili patologie dell’acidosi possiamo indicare:
- corrosione delle arterie, delle vene e dei tessuti del cuore;
- accelerazione dell’invecchiamento dovuto all’aumento dei radicali liberi;
- aumento di peso e diabete;
- formazione delle placche di colesterolo;
- azione negativa sulla pressione sanguigna;
- modificazione del metabolismo dei lipidi e degli acidi grassi;
- inibizione del metabolismo delle riserve energetiche immagazzinate nell’organismo;
- inibizione dell’ossigenazione cellulare e della rigenerazione cellulare;
- inibizione dell’attività vitale degli elettroliti, con maggiore possibilità d’infarto.
Fondamentale, quindi, è mantenere il pH del sangue al valore ideale di 7,4. E poiché il sangue è prevalentemente composto di acqua, è evidente quanto sia importante bere regolarmente un’acqua che sia alcalina e ionizzata.
Scrivi una risposta o commento.