Acidosi, patologie e conseguenze

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a cura della Dott.ssa Amalia Pieve

Con l’avanzare dell’età risulta più facile andare incontro ad alcune delle patologie dell’acidosi. E’ quindi necessario stare molto attenti a mantenere una condizione di equilibrio per il nostro valore di pH citoplasmatico intracellulare che è di 7,4. Un’alterazione di questo valore altera il metabolismo in modo molto rischioso. 

Possibili conseguenze dell’acidosi

Fra le conseguenze più frequenti possiamo indicare:

  • minore capacità del corpo di assorbire minerali e altri nutrienti;
  • riduzione delle capacità di riparare le cellule danneggiate e di disintossicarsi dai metalli pesanti;
  • maggior affaticamento e minore resistenza alle malattie;

Patologie indotte dall’acidosi

Fra le possibili patologie dell’acidosi possiamo indicare:

  • corrosione delle arterie, delle vene e dei tessuti del cuore;
  • accelerazione dell’invecchiamento dovuto all’aumento dei radicali liberi;
  • aumento di peso e diabete;
  • formazione delle placche di colesterolo;
  • azione negativa sulla pressione sanguigna;
  • modificazione del metabolismo dei lipidi e degli acidi grassi;
  • inibizione del metabolismo delle riserve energetiche immagazzinate nell’organismo;
  • inibizione dell’ossigenazione cellulare e della rigenerazione cellulare;
  • inibizione dell’attività vitale degli elettroliti, con maggiore possibilità d’infarto.

Fondamentale, quindi, è mantenere il pH del sangue al valore ideale di 7,4. E poiché il sangue è prevalentemente composto di acqua, è evidente quanto sia importante bere regolarmente un’acqua che sia alcalina e ionizzata.

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