a cura della Dott.ssa Amalia Pieve

Non è sempre facile individuarli immediatamente. Nell’articolo seguente alcuni esempi tipici di sintomi acidosi cronica.

Per fare un esempio possiamo immaginare il classico appassionato di palestra che si consuma sotto i pesi e divora bistecche. All’inizio tende a sentirsi forte e si compiace per l’aumento della propria massa muscolare. Magari può mostrare anche un comportamento tendente alla irrequietezza (questo a causa dell’eccessiva irritazione dei nervi). Successivamente, però, non appena la progressione del miglioramento tende a calare, il suo stato psicofisico si modifica radicalmente. L’entusiasmo cala man mano che raggiunge la soglia dei propri limiti di sforzo. Compaiono i primi segni di stanchezza cronica, difficoltà a prendere sonno, irritabilità e spesso anche cattivo umore. Corre anche il rischio di farsi male allenandosi poiché, per sopperire all’eccessivo carico di acidi dovuto al tipo di alimentazione, il suo organismo è costretto a sottrarre sostanze alcalinizzanti dai muscoli e dalle ossa.

A volte ciò che scambiamo per tratto caratteriale o comportamentale di un individuo può nascondere i sintomi dell’acidosi cronica.

Alcune cause che determinano l’acidosi cronica:

• eccesso di alimenti acidificanti (es. carne, formaggio, zucchero bianco, alcool, etc.)
• carenza di vitamine e oligoelementi essenziali;
• sostanze inquinanti nell’ambiente;
• scarsa ossigenazione tipica dei soggetti troppo sedentari;
• insufficienza funzionale endocrina;
• sovraffaticamento fisico dovuto, ad esempio a lavori faticosi;
• insufficienza renale o disturbi ad altri organi emuntori;
• uso prolungato di farmaci chimici ad alto impatto e non fisiologici.

Quando insorgono i sintomi acidosi cronica e questa condizione si perpetua nel tempo, ci si trova di fronte all’acidosi metabolica cronica.

Il nostro corpo è composto da cellule, interstizi e membrane che devono funzionare in armonia. Tale condizione è seriamente compromessa in presenza di acidosi metabolica cronica.

Testo estratto dal libro della dott.ssa Amalia Pieve “Acqua, Salute e Benessere”