La cellula tumorale come conseguenza dell’acidosi

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La formazione della cellula tumorale è un argomento che desta davvero molto terrore. Su Internet, di recente, girava una notizia accolta con sconcerto dai frequentatori della rete. Suonava come un tradimento perpetrato ai danni dell’informazione, che suonava all’incirca così: “Scoperta già da decenni la causa del cancro ma tenuta nascosta fino ad oggi”.

Il metabolismo della cellula tumorale

Questa notizia riferiva che, nel 1931 fu assegnato il premio Nobel per la Medicina ad un fisiologo tedesco, Otto Heinrich Warburg. Ottenne tale riconoscimento per i suoi studi sul metabolismo della cellula tumorale. Egli stabilì che alcuni eventi iniziali che trasformavano una cellula normale in una cellula tumorale. Tali indizi erano: la mancanza di ossigeno o ipossia e l’aumento a dismisura della glicolisi anaerobica. La glicolisi anaerobica è l’utilizzazione da parte delle cellule del glucosio in condizioni di mancanza di ossigeno. L’acidosi dei tessuti, cioè l’accumulo di sostanze acide, genera mancanza di ossigeno. Quindi, un ambiente acido è un ambiente privo di ossigeno.

Alcalinizzazione o de-acidificazione

Sono passati decenni senza che le ricerche di Warburg abbiano influenzato l’approccio alla lotta contro i tumori. Questo è un fatto che  si commenta da sé, sopratutto in termini di prevenzione. L’alcalinizzazione o de-acidificazione è il contrasto clinico all’accumulo progressivo degli acidi. Questa applicazione è praticata e studiata sin dagli anni sessanta, soprattutto nei paesi di lingua tedesca. I miei studi su questo argomento sono trentennali. Non si può certo parlare di una novità. La scarsa diffusione è legata alla difficoltà, per una Medicina impostata sulla ricerca e la soppressione dei sintomi, di un ragionamento ed una pratica che invece si inseriscano nel più generale contesto di una risanamento del “terreno biologico” dell’organismo.

La funzione della matrice extracellulare

Sui libri e sulle riviste si correla l’acidosi al sovrappeso, all’obesità, alle allergie, ai dolori, alle cefalee, al diabete, alle infiammazioni, alla stanchezza, agli squilibri ormonali, agli stati di ansia, alla depressione, ai tumori, ecc. Apparentemente sembra una esagerazione, correlare tante malattie ad un unico processo fisiopatologico. In realtà non lo è, in quanto proprio la matrice extracellulare, è l’organo che, grazie al dinamismo intrinseco legato alla sua prevalente composizione in acqua, si pone al centro delle connessioni fra psiche, Sistema Nervoso Centrale e Periferico, Sistema ormonale ed immunitario. In pratica la PsicoNeuro-Endocrino Immunologia esiste grazie alla matrice extracellulare.

in collaborazione con il Dottor Andrea Grieco

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