Alimentazione e stile di vita

L’alimentazione e stile di vita

Come si contrasta l’acidificazione della matrice extracellulare?

Con l’alimentazione e stile di vita alcalinizzante, nel quale il cibo svolge un ruolo molto importante. In molti libri ed articoli sull’argomento, non appena si parla di acidosi, alimentazione e stile di vita, ci si precipita quasi a “demonizzare” l’apporto proteico proveniente da proteine di origine animale. In questa sede non voglio aprire la discussione su “proteine animali sì, proteine animali no”.

La mia personale impressione è che “si ululi alla luna”. Questo perchè, oggi, chi si relaziona con le abitudini alimentari delle persone, si rende facilmente conto che non è l’apporto eccessivo di proteine animali a saltare all’occhio. Anzi, riscontro più spesso carenze, in questo senso. Bensì l’eccesso di carboidrati. La distorsione mediatica che ha portato ad enfatizzare pasta, pane e pizza nella “dieta mediterranea” ha fatto sì che l’alimentazione sia diventata fortemente carboidratica. Le farine, sopratutto se lavorate, sono acidificanti. Si moltiplicano i libri, spesso successi editoriali, sugli effetti nefasti per la salute delle proteine animali. Mi chiedo che valore possano avere libri documentali in cui non ci sia alcun cenno alle dosi di assunzione quotidiana a cui far riferimento.

Uno stile di vita alcalinizzante

Alimentazione e stile di vita sono diventati sempre più acidificanti. Sopratutto per l’aumentata assunzione di cereali, dolciumi, caffè, liquori, bibite zuccherate ed i vari cibi “spazzatura”. Questo, a scapito di cibi alcalinizzanti, ad esempio frutta e verdura. Per di più, in assenza di un adeguato rifornimento idrico quotidiano. In un regime alimentare normale, dal punto di vista acido-base, il 70-80% dell’assunzione calorica dovrebbe venire dalla verdura (in misura minore da frutta alcalinizzante).

Che nell’alimentazione e stile di vita non si potesse prescindere da verdura e frutta, lo si è sempre saputo. La visione acido-base può aiutare a fare ampio uso di questi cibi, perché permette di capire dove si colloca il loro effetto positivo. Tutte queste considerazioni sull’acidosi sono di particolare interesse per lo sportivo. Egli, da una parte si trova a produrre più acidi come risultato di un accelerato metabolismo cellulare muscolare. Dall’altro, sopratutto se orientato a sport di potenza dove la massa magra ha bisogno di una certa rilevanza, può trovarsi un po’ smarrito nel compiere scelte alimentari che non aggravino l’acidosi.

Il Pral

Nelle scelte alimentari può essere di grande aiuto tenere presente il PRAL. Positivo per quelli acidificanti, negativo per quelli alcalinizzanti. Vorrei fare una precisazione: nessun cibo è di per sé da evitare in modo assoluto. Anche cibi acidificanti sono da utilizzare come parte integrante di una sana alimentazione e stile di vita. La nozione da acquisire è che la proporzione fra cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti si deve collocare, all’incirca, attorno ad un rapporto di 4 a 1.

I cibi considerati acidificanti sono:

  • carne, pesce, uova, formaggi stagionati (i formaggi freschi sono meno acidificanti)
  • cereali (la pasta da farine lavorate è più acidificante rispetto alla pasta da farine integrali)
  • i legumi, specialmente secchi
  • i dolcificanti e le bevande dolcificate
  • caffè, tè, vino, liquori
  • i dolciumi e tutto ciò che è dolcificato

I cibi considerati alcalinizzanti sono:

  • le verdure (specialmente gli ortaggi consumati crudi)
  • le patate
  • la frutta secca (mandorle, noci brasiliane, fichi, datteri, uvetta), tranne noci e nocciole
  • la frutta fresca, ben matura, specialmente banane, pere, meloni

Pensiamo alla saggezza popolare, istintiva di abbinare cibo acidificante e cibo alcalinizzante: con prosciutto e melone o con pere e parmigiano oppure con bresaola e rucola. La frutta produce acidi, detti “volatili”, che vengono eliminati con il respiro. Alla fine della sua metabolizzazione rimane l’effetto alcalinizzante dei suoi sali minerali e vitamine. Con la sedentarietà assoluta e l’età avanzata, si consiglia di non esagerare con l’assunzione della frutta, vista la minore efficacia dell’eliminazione acida attraverso i polmoni ed il carico di zuccheri che ne verrebbe. Molti ragionano così: ”Se una cosa mi fa bene, assumendone tanta, mi farà benissimo”. Ricordiamo il detto latino “Est modus in rebus”… c’è una misura di mezzo, nelle cose, che è fonte di saggezza. Qualche frutto è un toccasana, ma chili di frutta, sono altra cosa!

(articolo 3 di 3 , tratto da “Vivere alcalini, vivere felici” di A. Grieco)

con la collaborazione del Dott. Andrea Grieco 

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